giovedì 19 luglio 2012

L'ADDIO (SOLO AL CELIBATO?) DEL RICHARD

Cominciamo dalla fine:ore 21:45 di sabato 23 giugno 2012, un uomo (Varriale) viene accompagnato fuori da un noto locale di San Benedetto del Tronto (Tarabrooch) in preda ad una "sospetta" sintomatologia gastro-enterica. Da lì in poi, per il festeggiato i contatti con il mondo esterno finiranno, per riprendere non prima del pomeriggio del giorno seguente!!!
Eppure la serata si era messa bene, le previsioni davano sbornia, ma tranquilla, di quelle che permetteno al "nubendo" (non mi pigliate in giro per la raffinatezza lessicale, ma si dice così) di divertirsi e godersi la serata: invece, il dramma!!!
Ore 19 ritrovo da Angelo, la mitica pasticceria, dove una decina di baldi giovani (purtroppo solo due rappresentanti de "Lu Struole".. ovvero io e Fogna) aprono le danze a suon di vino bianco: porzioni eque, stabilite dal dittat... ops dall'amico Fogna, che impone con assoluta fermezza un bicchiere a testa agli ospiti e due al Richard! E chi ricorda il buon vecchio Richard negli anni addietro, non può aver dimentica la sua specialità: la calata! Gli stuzzichini erano scarsi in verità così il tiran.. ops l'amico Fogna, impone al gruppo di bissare (già aveva ripulito col grugno tutte le vaschette)! Porzioni sempre equamente imposte dal despot... ops dall'amico Fogna, uno a testa e due al Richard che non si esime dal fare un'altra calata!

Foto abituale del Richard prima del "CROLLO"
Sono le 20,30, un Richard lievemente brillo (a cui viene già consigliato di non guidare) si appresta a partire insieme agli amici verso la marina! Un incidente sull'Ascoli-Mare impone al gruppo di deviare per una strada provinciale alternativa (non la Salaria, strada troppo trafficata) ... che permette a Varriale di giungere al locale della fine... ops della "cena"! Qui ci raggiungono altri amici, e prima di ordinare patate e pizza, viene ordinato all'ancora pimpante Richard di bere a calata un'innocua Sambuca! Iniziano i cori per il festeggiato, talmente forti che un povero cameriere è costretto a redarguire la tavolata, visto che qualche cliente del locale si è lamentato: un Fogna furioso accetta l'imposizione stavolta senza dire nulla, ma esplodendo poco più tardi!
L'amico Fogna
Quando un tavolo pieno di ragazzi non troppo distante dal nostro inneggia a cori in segno di sfida (giusto per competere con noi), vedendo passare lo sventurato cameriere di prima in quel momento, è Fogna stesso a balzare dalla sedia ed esclamare "lievemente innervosito": " E ora vai là e li fai stare zitti!" E così, il caos (vocale) finisce lì, mentre il Richard inizia a sfarfallare e cambiare colorito in faccia! Sono appunto "solo" le 21:45, il festeggiato ha appena provato un sorso della sua doppio malto (tutti avevamo birre normali, ma il buon Fogna ha imposto la strong per il Richard ... sennò che festa è?) quando il buio cala impietoso davanti agli occhi di Riccardo, che appunto viene prima condotto a fare due passi salutari di fuori (con tanto di primi sbigozzi) e poi al cesso! Da ora in poi, sarà un continuo entra (per cacare al cesso) ed esci (per sbigozzare fuori) dal locale, fin quando il sottoscritto decide di andare a riprendere la macchina per portare sul lungomare lo sventurato Richard (tornato per un momento il vecchio "Pacca".... San Marco docet). NDR: nel frattempo Fogna non sapendo come smaltire la rabbia, se la prende col malcapitato zio di Giorgia (il più anziano del gruppo, ma di gran compagnia) che forse saggiamente consigliava di portare a casa Riccardo perchè non in condizioni di proseguire la serata! In realtà non era più in grado proprio di proseguire, in quanto grondante di sudore, si accasciava ogni due passi, ripetendo solo "sto male... casa". Ma come riconsegnare nella mani della sorella Gilda un fratellino in quelle disperate condizioni? Così, in processione raggiungiamo il lungomare dove trasciniamo letteralmente il Richard verso qualche angolo buio per permettere al suo ormai fragile apparato digerente di spurgare il più possibile l'alcool rimasto (grazie all'accoppiata vincente caffè e limone): che bella sorpresa avranno trovato i bagnanti il giorno successivo all'imbocco della spiaggia libera tra Alex e Monello!!!!
il Richard deposto sui "pittoreschi" sedili del lungomare
Così adagiamo l'infortunato sui pittoreschi sedili del lungomare, e ... buona notte!!! Per oltre un ora il gruppo veglia l'ormai cadavere Richard (dichiarato vivo solo per i movimenti respiratori del torace)... dopodichè... svegliato a forza (e sono ormai le due di notte) viene ritrascinato letteralmente, in quanto incapace di alzare i piedi da terra, verso la mia fortunatissima auto, che lo porta sotto casa della sorella e del cognato Vittorio a San Benedetto. Nel frattempo, casualissimo incontro con Giorgia, che si preoccupa inizialmente, vedendo tutti gli amici ma non il suo promesso sposo (forse temeva che fosse infrattato con qualcuna... come si usa in queste feste) che in realtà dorme beato nella mia macchina, senza neanche rispondere agli stimoli, tipo pizzicotti, urla, ecc. Così Fogna e un altro individuo, prendono Richard sotto braccio e lo conducono ... di testa ... contro l'ascensore (forse la botta è stata decisiva per evitare il coma etilico vero e proprio) e sul pianerottolo ci accoglie Vittorio in mutande, che anzichè preoccuparsi del cognato in quelle condizioni, vorrebbe offrirci da bere...!!! Davanti agli occhi della sorella (già più preoccupata) e dei due nipotini (decisamente divertiti da quella visione), il Richard (sempre semi-incosciente) si assopisce (ma in realtà non si è mai svegliato) sul divano in mutande anche lui, e mentre viene schernito e deriso dai suoi nipotini, l'allegra compagnia lo lascia al suo destino, al termine di un'infinita serata!!!



RETRABBIO

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